Nazionale

Oggi prima Giornata nazionale del servizio civile universale

Alla vigilia di questa giornata speciale pubblicato l’elenco dei Programmi di intervento finanziati e inseriti nel prossimo Bando di reclutamento

 

Si celebra oggi, 15 dicembre, la prima “Giornata nazionale del servizio civile universale”, indetta con direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri dell’11 dicembre scorso, su proposta del ministro per le politiche giovanili e lo sport con delega proprio al Servizio civile universale (Scu), Vincenzo Spadafora, “al fine di attribuire un adeguato riconoscimento al meritevole impegno e dedizione di tutti i giovani che partecipano all’attuazione del Servizio Civile Universale, anche con riferimento al ruolo svolto per il conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile enunciati nell’Agenda 2030 dalle Nazioni Unite”.

Proprio in questi giorni, l'11 dicembre, il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio Civile Universale (SCU) ha pubblicato l’elenco dei Programmi di intervento che saranno finanziati ed inseriti nel Bando di reclutamento dei giovani volontari di servizio civile, ormai di prossima uscita. La comunicazione del finanziamento ha seguito di un giorno la pubblicazione delle graduatorie definitive, che per la prima volta vedevano valutati proprio i Programmi previsti dalla riforma del SCU, con all’interno i vari progetti: alcuni dei quali riguardano la Uisp all’interno di Arci servizio civile.

Si tratta complessivamente di 553 Programmi che “potranno essere realizzati sul territorio nazionale ed estero e nelle regioni interessate dal piano europeo ‘Garanzia Giovani’, con l’impiego complessivo di 43.779 operatori volontari”, spiega il Dipartimento. In particolare, sulla base delle risorse disponibili (oltre 224 milioni per il SCU e 56 milioni per Garanzia Giovani) saranno finanziati 458 programmi da realizzarsi in Italia per 39.622 posti di operatori volontari, quelli con un punteggio uguale a superiore a 77,1, ossia il 56,5% dei Programmi presentati dagli enti lo scorso maggio ed il 63,8% dei posti richiesti.

I Programmi finanziati in base al punteggio e ai fondi disponibili ricadono in tutte le Regioni italiane. Solo nel caso della Provincia di Trento, che rischiava di non avere posti per le candidature dei giovani, il Dipartimento è dovuto intervenire recuperando il Programma dell’Associazione provinciale per i minori APPM onlus, che ha un punteggio di 77, e quello dell’ente di servizio civile ITAL (Istituto di tutela e assistenza lavoratori), collocato nella graduatoria a 76,7 punti.

Per l’estero sono invece 31 i programmi finanziati, quelli con un punteggio uguale o superiore a 78,3, ossia appena il 46,3% di quelli presentati, e 605 i posti disponibili, ossia il 51,6% di quelli richiesti dagli enti; al contrario per “Garanzia Giovani” la quasi totalità dei programmi presentati, 64 su 67, sarà finanziata, con l’impiego di 3.552 operatori volontari. Una cifra inferiore a quella di posti disponibili e per questo il Dipartimento ha segnalato agli enti con programmi di intervento non finanziati in Italia che “possono avanzare richiesta di finanziamento con le risorse residue del Programma Operativo Nazionale ‘Iniziativa Occupazione Giovani’ (PON- IOG) per complessivi 3.205 posti”, distribuiti in 8 Regioni.

Rispetto ad una ipotetica “classifica” degli enti, anche quest’anno è guidata dalle A.N.P.A.S. (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze), che vedono finanziati 2.427 posti, distribuiti in 7 Programmi di intervento e 53 progetti, davanti a Confcooperative con 2.171 posti (su 55 Programmi e 208 progetti) e ad Arci Servizio Civile con 1.999 posti (su 47 Programmi e 249 progetti). 

“La pubblicazione dell’elenco dei programmi finanziati prima dell’emanazione del Bando di selezione degli operatori volontari, prevista nei prossimi giorni – spiega il Dipartimento - nasce dall’esigenza di garantire agli enti il tempo necessario per preparare un’adeguata pubblicità ai programmi e relativi progetti e favorire quindi l’accessibilità dei giovani ad informazioni corrette e dettagliate, così da incentivare una partecipazione più ampia e consapevole al servizio civile”.
Il Dipartimento inoltre annuncia che nei primi mesi del 2021 valuterà la possibilità di utilizzare eventuali risparmi maturati nel 2020 per “finanziare parte dei programmi di intervento inseriti nelle graduatorie definitive pubblicate il 10 dicembre 2020, ma non finanziabili con il presente decreto”. (Fonte: Redattore sociale)

 

In occasione della Giornata dell’obiezione di coscienza al servizio militare e del servizio civile, la Cnesc-Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile ha tenuto la propria assemblea, ed ha espresso soddisfazione per la scelta del Governo, su proposta del ministro Spadafora, di istituire la Giornata nazionale dedicata al SCU su cui si impegnerà per portare il proprio contributo di idee e esperienze. La Cnesc ha espresso soddisfazione anche per l’avvio della discussione parlamentare della Legge di stabilità 2021 con una dotazione ordinaria 2021 e 2022, per iniziativa del Governo, di 300 milioni annui. "Essa dovrebbe sostenere un contingente di circa 55.000 posizioni - si legge in una nota della Cnesc - a cui auspichiamo si aggiungano fondi dedicati ulteriori. Di particolare importanza è l’emendamento trasversale che prevede la stabilizzazione di questo contingente annuo, promossa dalle on. Bonomo e Gadda e dalla sen. Rivolta, sia perché sostenuto da tutti i gruppi parlamentari, sia perché aprirebbe la strada a innovare le disposizioni di deposito programmi e progetti, previste dall’art. 5 del DL. 40/2017, che tante criticità stanno evidenziando".

La Cnesc esprime valutazioni critiche, invece, su due temi: "Con piacere abbiamo appreso della presenza del SCU fra i temi del Next Generation EU - si legge nella nota - Le connessioni possibili sono tante, come emerso in questi mesi. Nel merito, fra le varie opzioni possibili è stato indicato l’obiettivo della valorizzazione delle competenze degli operatori volontari. La frase che lo descrive è però infelice. Rinnoviamo la nostra disponibilità a portare un contributo che inserisca il SCU nel Next Generation EU, dando attuazione alle proprie finalità, come sta facendo durante questa pandemia. Il secondo tema è di stretta attualità. Le graduatorie definitive rese pubbliche dal Dipartimento lo scorso 11 dicembre, che pure alimentano un bando per 39.622 posti Italia e 605 posti Estero, escludono 329 programmi Italia e 31 estero. Per questo, l’assemblea della Cnesc, associandosi alla richiesta già avanzata dalla Consulta Nazionale del Servizio Civile, chiede che le risorse stanziate per il bando 2019, non attivate per il numero inferiore di avvii a quello programmato, siano subito impiegate per un bando di scorrimento della graduatoria definitiva permettendo fin dai primi mesi del 2021 di coinvolgere ulteriori alcune migliaia di giovani". Per leggere il comunicato integrale clicca qui